Le Opinioni sui reality. Esperti e non

Fin dal giorno della loro comparsa sul piccolo schermo, il Grande Fratello e l’Isola dei Famosi sono stati al centro di dibattiti accesi ed incalzanti. La struttura dei format e le regole del gioco hanno indignato i moralisti, ed i concorrenti, con le loro azioni e le loro affermazioni, hanno spesso scioccato i telespettatori. Forse però sono proprio quelle situazioni estreme che, sia nel bene che nel male, catturano il pubblico e lo spingono a seguire lo svolgersi delle vicende. In ogni caso, il risultato di ogni edizione è sempre lo stesso: tutti si sentono in dovere di esprime una propria opinione sullo svolgimento del programma.

 

“Parte del richiamo che Big Brother esercita è un segreto anche per noi. Ma è interessante come casalinghe e professori universitari guardino il programma in modi completamente differenti. Gente meno colta vede la soap. Gente più colta vede l’esperimento sociale, che è interessante anche se non succede nulla”.

Thomas Notermans, Portavoce di Endemol

“All’inizio c’è sempre molta discussione. In Olanda venne dagli psicologi; in Germania furono i politici. L’effetto è lo stesso: tutti ne scrivono. Ma poi il pubblico lo vede, e ci vuole qualche settimana per abituarsi allo show; allora l’ascolto sale”.

Romer, produttore del Big Brother olandese

“Avete mai visto il film The Truman Show con Jim Carrey? Ecco, una cosa del genere. Dovunque giriamo gli occhi, oggi, siamo circondati di Reality: in tv, sui giornali, in politica, talvolta perfino nei rapporti umani. Tanto che, alla fine, le alternative sono due: o si finisce con il non credere più a niente, o si finisce con il credere a tutto. Che poi, alla fine, è la stessa cosa. Colpa del Grande Fratello? Beh, diciamoci la Verità: un po’ sì. O magari è sempre stato così ma non ce n’eravamo mai accorti”.

Smemoranda Blog

 

Giorgio Pasotti.jnt“Purtroppo ci sono milioni di spettatori che li seguono, davvero non capisco quale sia l’appeal. Credo che le rivoluzioni debbano partire dal basso. Spero che un giorno lo spettatore comprenda la necessità di cambiare canale. Basterebbe una sola edizione di un reality a bassi ascolti, per farlo eliminare dal palinsesto”.

Giorgio Pasotti, attore italiano

gianni boncompagni

“Con i reality abbiamo toccato il fondo della volgarità. Hanno un solo merito: sono laici, senza censure. È la vita di tutti i giorni mandata in onda. Chi li ha ideati è stato un genio”.

Gianni Boncompagni

Aldo Grasso“Il reality non è l’inferno, non è invenzione di Satana, è un genere tv. Discutibile per tanti versi ma anche interessante. Per la sua straordinaria, balzachiana capacità di entrare in corto circuito con la realtà, per essere, nella sua irrealtà, più vero del vero, per averci fatto capire che nessuna estetica tv è innocente”.

Aldo Grasso, 18 febbraio 2009 – http://www.corriere.it

In molti sostengono che il reality sia falso, che sia irreality. Via, non scherziamo: è la cosa più sincera della tv. É un hard discount della psicoanalisi. È una confessione in pubblico, dopo che la fatica, il clima della competizione, le “dinamiche di gruppo” (come dicono le conduttrici colte) hanno fatto il resto. Hanno cioè dissolto ogni remora , bruciato i freni inibitori, offuscato l’immagine dei singoli. Il gioco segreto del reality non è il diktat della trasparenza assoluta o il diritto di lasciare sentimenti, desideri, emozioni nell’ombra (questo diritto, semmai, è stato da tempo violato dai conduttori dei talkshow, soprattutto da quelli che fingono comprensione), come vorrebbe certa letteratura piagnona o popperiana. No, il reality è la più pirandelliana delle rappresentazioni televisive: una schiera di ombre, tutte percorse dall’ansia di divenire personaggi. Il personaggio, pur del tutto diseroicizzato, ridicolizzato, in mutande, viene sorpreso nel momento della sua torbida esasperata coscienza, quando realizza l’orrore del proprio apparire. Ma nel reality anche la tv trova una seconda vita, il suo comeback. I reality rientrano così nel novero di quei rituali pubblici con cui la nostra società finge di parlarsi e mettersi in discussione, ben sapendo che ormai nel Grande Acquario della Vita (di cui il “grande fratello” o “l’isola dei famosi” sono perfette metafore) anche le distinzioni sono fluide, liquide e, dunque, tutto appare esattamente uguale al suo opposto, “autenticamente inautentico”.

Aldo Grasso, Buona Maestra, pp 23.

Nonsoloreality

3 Risposte to “Le Opinioni sui reality. Esperti e non”

  1. Anonimo Says:

    jyhh

  2. Anonimo Says:

    Devo fare un compito ma non capisco niente 🙂

  3. Anonimo Says:

    devo fare un compito sul reality

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